Sappiamo tutti cos’è, come funziona ed a cosa serve un conto corrente bancario: si firmano molte carte per ottenerne l’apertura, di norma ci si costituisce una provvista iniziale, dopo di che se ne inizia l’operatività tipica, costituita da una serie di operazioni in entrata (versamenti, ricezione di pagamenti tramite bonifico o giroconto) ed in uscita (prelevamenti, esecuzione di pagamenti tramite bonifico o addebito.
Conformemente alle finalità per cui il nostro codice ha tipizzato il contratto di conto corrente, l’Istituto presso il quale è stato aperto annoterà ogni singola movimentazione a tuo credito ovvero a tuo debito a seconda dei casi, e sarà obbligato a versarti il saldo che il rapporto presenterà all’atto della sua estinzione.
Il complesso delle movimentazioni eseguite sul conto sarà riepilogato cronologicamente nel cosiddetto ‘Estratto Conto‘ che ti sarà reso disponibile dall’Istituto con periodicità almeno annuale (anche se di norma se ne conviene un invio mensile o trimestrale) e ti consentirà di aver traccia e di verificare tutti gli incassi e tutti i pagamenti eseguiti nell’intervallo di tempo di riferimento.
Come si Riceve o si Visualizza l’Estratto Conto
Le modalità attraverso cui ti sarà reso disponibile l’Estratto Conto di tutte le operazioni finanziarie eseguite dipendono dalla tipologia del contratto di servizio che hai sottoscritto con l’Istituto presso cui è hai aperto il tuo conto corrente. Per lungo tempo, l’Estratto Conto non poteva che essere inviato all’indirizzo del correntista, in versione Estratto Conto, attraverso il servizio postale. Il costante processo di evoluzione tecnologica e di digitalizzazione dei servizi bancari ha poi progressivamente consentito:
- dapprima, l’invio dell’Estratto Conto in Estratto Conto (a volte in formato .tiff, ma nella norma in formato pdf) alla casella mail indicata all’atto della sottoscrizione del contratto;
- più di recente, il download diretto dell’Estratto Conto da parte del correntista, attraverso le funzionalità della propria area riservata del sistema home banking in uso all’Istituto.
E’ proprio quest’ultima la modalità ormai maggiormente utilizzata nelle comunicazioni che debbono necessariamente intercorrere tra te e la tua banca (di norma, l’Istituto ti manda una mail per avvisarti che il documento è stato prodotto e caricato nella tua area riservata), ma niente vieta di sottoscrivere, o di proseguire nella gestione di un contratto di conto corrente di ‘vecchio tipo’, che non prevede l’utilizzo di sistemi di gestione online e di ricevere ancora l’Estratto Conto in formato cartaceo.
Cosa Contiene l’estrattto conto bancario
Oltre ad essere un documento indispensabile per tenere sotto controllo i tuoi movimenti di denaro, l’Estratto Conto assolve alle finalità giuridiche previste dall’Articolo 119 del TUB – Testo Unico Bancario, che impone agli Istituti di Credito di fornire alla propria clientela chiare comunicazioni relative allo svolgimento del rapporto, per iscritto ovvero mediante un diverso supporto durevole che sia stato accettato dal cliente.

In questo senso, oltre all’elencazione dei tuoi movimenti finanziari, l’Estratto Conto dovrà riepilogare le condizioni di gestione del tuo conto corrente contrattualmente previste ovvero, a titolo esemplificativo:
- il tasso di interesse applicato a tuo credito sulle somme in giacenza (ed il relativo conteggio);
- le tasso di interesse applicato a credito dell’Istituto, laddove tu abbia ottenuto un’apertura di credito (ed il relativo conteggio);
- le spese (solitamente annuali) di tenuta contabile del rapporto;
- il costo delle singole operazioni che ti è consentito eseguire sul conto (è di solito previsto un trattamento differenziato a seconda che siano eseguite allo sportello o attraverso un sistema di home banking).
La stessa norma prevede che, laddove non sia stato da te controfirmato per accettazione, l’Estratto Conto si intende tacitamente approvato una volta decorsi 60 giorni dalla sua ricezione.
E’ dunque importante che, se non ti è stato inviato a norma di legge tu ne faccia prontamente richiesta alla Banca, mediante una comunicazione da far pervenire mediante raccomandata A/R, oppure tramite PEC, oppure ancora a mano presso la tua filiale di riferimento avendo cura, in quest’ultimo caso, di farti rilasciare un timbro di presa in carico della richiesta, idoneo a certificarne l’avvenuta ricezione.